Grande festa, a Venezia, nel giorno della Sensa” (significa Ascensione, 40 giorni dopo la Pasqua). La Città ha rinnovato il rito antico dello sposalizio con il mare e ai Giardini Reali si è svolta la cerimonia di consegna dell’anello dogale del “Gemellaggio Adriatico” con Tirana, capitale dell’Albania.
“Sono felice di questa bella amicizia che ci lega con Venezia, città con la quale l’Albania e gli albanesi hanno un antichissimo rapporto di collaborazione e di scambio, e non vedo l’ora che questa nuova cooperazione tra noi sia fruttuosa, soprattutto in materia di arte e di cultura, ma anche dello scambio delle migliori esperienze. Camminando per Venezia riconosco essere una città aperta e accogliente che per l’Albania ha sempre rappresentato un ponte e non un muro”. Commenta così l’evento il sindaco di Tirana, Erion Veliaj, mentre il sindaco di Venezia sottolinea: “Dopo Longarone torniamo ad una dimensione internazionale. L’anello dogale vuole essere auspicio di pace e fratellanza tra popoli. Venezia è la più antica città del futuro e vuole rafforzare i legami nel Mediterraneo, con la storia e con le genti che l’hanno resa così grande nel tempo”. Nel 2022 Venezia si era gemellata con Odessa in Ucraina.
Dopo la cerimonia del gemellaggio è partito il lungo corteo acqueo formato da tante imbarcazioni colorate che hanno accompagnato festosamente la “Serenissima” con l’equipaggio di 18 vogatori della remiera di Portosecco. A bordo assieme ai due primi cittadini il Patriarca Francesco Moraglia e l’Ammiraglio della Marina Militare Andrea Petroni.
Il primo alzaremi è avvenuto davanti alla Scuola Navale Militare Francesco Morosini, il secondo all’isola della Certosa, zona nord della laguna di Venezia, un tempo monastero con i frati certosini, avamposto militare nel XIX secolo, parco da una decina d’anni.
Le celebrazioni della Sensa sono proseguite nello specchio d’acqua davanti alla chiesa di San Nicolò mentre lungo la riva c’era una folla di persone. “Noi ti sposiamo, o mare, in segno di vero e perpetuo dominio”, ha pronunciato il sindaco di Venezia procedendo con il lancio dell’anello dogale, simbolo dello Sposalizio del mare. Ricordando i Caduti del mare l’Ammiraglio Andrea Petroni ha gettato in acqua una corona d’alloro, in sottofondo risuonavano le note dell’inno di San Marco.
Nel piazzale della chiesa il Coro Serenissima ha accolto le autorità intonando canti veneziani. Successivamente il Patriarca Moraglia ha presenziato la santa messa concelebrata dai sacerdoti della Collaborazione pastorale del Lido e gremita di fedeli. Il presule ha sottolineato che “la frontiera del mare è una realtà che unisce, fa incontrare nel rispetto delle culture”.
Tra gli eventi collaterali il tradizionale e partecipato mercatino con banchetti di fiori, prodotti alimentari, oggetti antichi.
Contemporaneamente si sono disputate tre regate: quella dei Giovanissimi vinta dal Bianco di Samuele Smerghetto e Alessandro Nardin, delle Donne dove ha trionfato la mascareta rossa di Valentina Tosi e Giorgia Ragazzi e degli Uomini su gondole a quattro remi. A tagliare il traguardo per primo l’equipaggio della gondola Celeste con Rudi Vignotto, Mattia Vignotto, Andrea Bertoldini e Simone Vecchiato, seconda la gondola Rosa con Giacomo Marangon, Gabriele Lazzarini, Federico Busetto e Simone Costantini, terza la gondola Canarin con Andrea Ortica, Jacopo Colombi, Matteo Zaniol e Nicolò Trabuio, quarta la gondola Verde con Roberto Busetto, Nicolò Schiavon, Mattia Baldin e Renato Busetto.























