Questa mattina si è tenuta presso l’Istituto Alberghiero Barbarigo la cerimonia per il Premio Donna 2025 promosso dalla testata giornalistica 25venice.press e dedicato alla memoria di Anna Rita Panebianco, manager del Florian tragicamente scomparsa in laguna l’8 marzo.
Il premio – leone di San Marco d’argento di Meneghetti l’orafo di Venezia – è stato consegnato alla veneziana Roberta Di Mambro, Guardian Grando della Scuola Grande San Teodoro, prima e unica donna in 800 anni di storia delle Scuole Grandi a svolgere questo importante e prestigioso ruolo.
Motivazioni del Premio Donna 2025: “a Venezia Roberta Di Mambro è stella polare per il suo talento femminile, l’impegno costante e l’attenzione smisurata verso il mondo dei giovani, degli anziani e della carità praticati in un’ottica di servizio”.
All’evento sono intervenuti i Guardian Grandi di San Giovanni Evangelista Franco Bosello, dei Carmini Franco Campiuti e il confratello di San Rocco Giovanni Alliata. Sono state inoltre premiate per il loro impegno tre allieve del Barbarigo con il Premio Donna Junior: Melissa Vianello, Aurora Sveghen e Cristina Pernigo. Assegnate anche menzioni alle studentesse Sofia Molin Pradel, Irene Maurel e Federica Modenese.
A consegnare i premi nell’affollata sala la promotrice Nadia De Lazzari con la preside Rachele Scandella, i partner Valentina Lombardi, Flavio Marinello e Donatella Mola. Per tutti i presenti Tulipani del Brenta ha consegnato tulipani rosa e gialli, infine il pastificio Rizzo ha offerto e preparato con gli studenti ravioli rosa Casanova creati ad hoc.

Intervista a Roberta Di Mambro Premio Donna 2025
Venezia con le sue donne stupisce sempre
In occasione della Giornata internazionale della Donna la testata giornalistica 25venice.press premia la veneziana Roberta Di Mambro, Guardian Grando della Scuola San Teodoro, 80 anni.
Una storia davvero unica la sua: è la prima donna in 800 anni dalla nascita delle confraternite laiche che eleggevano un santo protettore e si riunivano per salvaguardare gli interessi di un determinato lavoro, di apprendimento delle virtù cristiane o di devozione. Erano le cosiddette Scuole Grandi di Venezia che sono: San Teodoro (la più antica), Carmini, San Giovanni Evangelista, San Rocco, Dalmata dei Santi Giorgio e Trifone, Arciconfraternita di San Cristoforo e della Misericordia.
Roberta Di Mambro è dal 2016 Guardian Grando della Scuola Grande San Teodoro (ente ecclesiastico con riconoscimento giuridico). La carica è triennale e la nomina è patriarcale. La Scuola Grande di San Teodoro – conta circa 90 soci – è intitolata al primo patrono di Venezia. Dal 1400 San Teodoro è compatrono di Venezia.
Roberta Di Mambro alle spalle ha un diploma in ragioneria. Dice: “Mi piacevano la chimica e la biologia. Mio padre mi obbligò ad iscrivermi al Sarpi perchè dovevo saper far di conto, ossia imparare a svolgere calcoli e operazioni”.
Ha anche una laurea in lingue e letterattura straniera conseguita a Ca’ Foscari. Spiega orgogliosa: “Questa l’ho scelta io. Il mio intento era quello di sensibilizzare ed educare i turisti che mettevano piede a Venezia. Avevamo formato un gruppo e si andava in Piazza San Marco a caccia di turisti maleducati. Un giorno ne ho visto uno seduto in Piazzetta dei Leoncini che stava divorando una baguette farcita. Mi sono avvicinata inorridita e l’ho invitato ad andarsene. Mi ha risposto con un beffardo “Why?”. Gli ho detto in inglese che non si sarebbe mai permesso un tale comportamento davanti all’Abbazia di Westminster. È sparito in un secondo”.
La Guardian Grando nel 2015 è stata decorata con l’onorificenza di commendatore ordine al merito della Repubblica italiana.
Nella Scuola Grande di San Teodoro Roberta Di Mambro entra dapprima in qualità di collaboratrice. Ricorda: “Il Guardian Grando Piero Menegazzi mi chiese un semplice aiuto. Ero bellamente felice di dargli una mano con lo spirito del servizio. Lavoravo e nessuno mi vedeva. Mi propose consigliere, continuai come vicario. Dal 2016 sono Guardian Grando con dispensa dell’allora Patriarca Angelo Scola obbligatoria perchè nessuna donna aveva ricoperto quell’incarico”. Davvero prestigioso. Rievoca timidamente: “Il Patriarca Scola non mi aveva mai vista e chi mi conosceva sapeva che certamente non sarei andata in udienza. Allora qualcuno pensò ad uno stratagemma. Durante una celebrazione solenne in Basilica San Marco si avvicinò il cerimoniere liturgico che mi invitò a leggere la preghiera dei fedeli. Lo feci ignara di tutto. Così mi conobbe il Cardinale”.
Fare il Guardian Grando significa una grande mole di lavoro, una presenza costante e tanta responsabilità. “Ogni giorno mi reco a San Teodoro, mi coadiuva Monica Baratella, memoria storica dal 1996”.
Iniziative. Il Premio San Teodoro. Il Premio dei Ragazzi, vengono premiati 50 studenti di prima media che scrivono un tema su Venezia. Tra i suggerimenti indicati: regolamentare il flusso dei turisti perchè gli ospiti portano soldi ma molti sono maleducati, sporcano la città e intasano i vaporetti. Il Comune e l’Associazione veneziana degli Albergatori dovrebbero intervenire. “Un anno abbiamo assegnato questo titolo “Se tornassi a Venezia dopo mille anni …”. Quante idee costruttive e divertenti sono arrivate”.
Attenzione verso i giovani. “Da un paio di anni sponsorizziamo giovanissime della regata storica e l’equipaggio adulto di un gondolino. Quest’anno anche l’equipaggio dei giovanissimi”. La Scuola Grande offre borse di studio per il Conservatorio Benedetto Marcello e il Liceo Marco Polo, indirizzo musicale. È sponsor al Tennis Club di Murano per corsi gratuiti rivolti ai giovani. Sostiene Casa Famiglia e Casa San Giuseppe (ex Betania) con forniture alimentari mensili (grana, mortadella, biscotti, …).
“Apriamo alla gioventù ma anche agli anziani. Lo scorso anno, tramite una signora che ha realizzato un corso di pittura, abbiamo consegnato pennelli, colori e tele agli anziani della residenza San Giobbe. Abbiamo messo a disposizione la sede per una mostra. Sono venuti tutti. È stato commovente. Davanti al portone si sono messi a cantare canzoni veneziane. Un anziano mi ha detto: “Mai avrei pensato alla mia età di diventare pittore. È stata una giornata indimenticabile”.
Numerose sono le esposizioni a titolo gratuito e le collaborazioni con associazioni senza scopi di lucro, Amici dei Musei, Club Unesco, Avis, Fondazione Europa, Venezia Pesce di Pace. Un progetto futuro? “Siamo pronti con un progetto artistico rivolto alle detenute”.
Il commento di Roberta Di Mambro sul Premio Donna 2025: “Il riconoscimento mi riempie di gioia ma mi imbarazza perchè nella mia città non sto facendo nulla di straordinario”.
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Immagini di Vittorio Baroni
