C’era grande attesa, in laguna, per l’arrivo del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla quarta edizione del “Festival “L’Italia delle Regioni” dedicata alle eccellenze dei 21 territori rappresentati dalla Conferenza delle Regioni: un patrimonio di tradizione e innovazione capace di affermarsi nel mondo e di fronteggiare la sfida dei nuovi equilibri internazionali. A riceverlo all’approdo acqueo all’altezza dei Giardini Reali il Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia.

Poi un tratto a piedi accolto calorosamente tra gli applausi dei veneziani e dei turisti. “W il Presidente Mattarella”, ha esclamato con entusiasmo un gruppetto di italiani. La visita istituzionale si è trasformata, per un attimo, in una scena spontanea di affetto e sorpresa. L’episodio, breve ma significativo, ha suscitato un sorriso nel volto del Presidente, visibilmente colpito dalla genuinità del gesto che si è fermato un istante. Il Presidente si è poi diretto nel Salone dello Scrutinio di Palazzo Ducale.
Ha iniziato il Sindaco Brugnaro che ha portato il saluto della città: “La sua presenza è segno di un grande amore per Venezia. Saranno giornate di riflessione e di confronto, un’occasione preziosa. L’Italia è unita nella sua straordinaria diversità. Grazie Presidente Mattarella”.
Il Presidente Luca Zaia ha ricordato che “nel Salone dello Scrutinio si governava la Repubblica. Venezia, attenta alla diplomazia, era luogo di incontro. Proponiamo un percorso costruttivo dove protagonista è il cittadino”. Il Presidente ha parlato di autonomia come “fatto di di responsabilità”. Poi ha snocciolato numeri: “Il Paese ha il 70% di siti culturali. Siamo il Paese della biodiversità”.
Sono saliti sul palco prima Michele Emiliano, Vice Presidente della Conferenza della Regioni e delle Province autonome: “Quando siamo uniti siamo imbattibili. Dobbiamo conservare la tradizione ma anche inseguire le novità tecnologiche”. Poi Massimiliano Fedriga, Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome: “Grazie Presidente, a questo appuntamento non è mai mancato. Le Regioni sono vicine ai bisogni della collettività; è il tempo della corresponsabilità, del dialogo e del regionalismo europeo. Come Regioni ci mettiamo a disposizione anche con differenze politiche”.
Il Presidente Mattarella ha, infine, ricordato “l’appuntamento fisso con contenuti nuovi” e la ricorrenza dei 25 anni dalle elezioni regionali, un quarto di secolo di autonomia e sfide, un momento cardine nella storia politico-amministrativa italiana. Quelle consultazioni segnarono una fase cruciale nel processo di consolidamento delle autonomie regionali, contribuendo a definire un nuovo equilibrio tra Stato centrale e territori. “Le Regioni e lo Stato collaborino proficuamente con fine comune. La collaborazione sia leale volta alla valorizzazione delle eccellenze e con le istituzioni europee”.
Il Presidente Mattarella si è infine congedato da tutti dirigendosi nella Basilica di San Marco.
Il prossimo Festival delle Regioni si terrà in Toscana.
