È Mazzino Bogi, classe 1923, l’ingegnere più longevo del territorio metropolitano di Venezia che è anche tra gli ingegneri più anziani d’Italia. Davide Rossato, classe 1998, è invece il più giovane dei 2391 ingegneri veneziani.
Simpatia, ammirazione e calorosi applausi ad entrambi i due tecnici durante la cerimonia di premiazione dell’Ordine Ingegneri Venezia che si è tenuta sabato 16 dicembre a Mestre/Venezia presso Forte Marghera. A presiedere l’assemblea con lo slogan “Ingegneri a Forte Marghera per un nuovo futuro” il presidente Mariano Carraro che ha presentato il nuovo logo e alcuni dati. Uno fra tutti: la presenza femminile è pari al 17 per cento. “Il numero è in crescita”, ha sottolineato il presidente. Carraro ha infine ricordato che “oggi si è svolta l’assemblea commemorativa degli ordini professionali del centenario. Era il 1923. Proprio dalle radici che affondano nella storia si prospetta un futuro per l’ingegneria con la nascita e lo sviluppo di nuove discipline come la biomedica, gestionale, aerospaziale, nuovi materiali, robotica e intelligenza artificiale”.
Tra gli argomenti trattati: l’equo compenso, il superbonus, il premio Torta, COP 28 e la formazione con nuove iniziative a Chioggia e Portogruaro. Originale e interessante la Lectio magistralis “Ingegneria tra storia e futuro” illustrata dall’ingegnere Tullia Iori, ordinaria di Architettura Tecnica dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata.
Premio all’ingegnere Mazzino Bogi, 100 anni
Mazzino Bogi vive a Mestre dove scrive e lavora (richiesta di consulenze). Alle spalle ha una laurea in ingegneria navale e meccanica – era il 1949 – e un’iscrizione all’ordine lunga quasi 80 anni. Fino a due anni fa – aveva 98 anni – ha firmato certificazioni e visite di sicurezza delle imbarcazioni per la Comunità Europea. Nel tempo l’ingegnere Bogi ha lavorato a La Spezia presso le Officine Galeazzi e i Cantieri Navali. È stato poi direttore dell’ACNIL, libero professionista in diversi settori, ha collaborato con il Consiglio Nazionale delle ricerche, Ca’ Foscari e lo IUAV e molto altro. Tra le ultime news ha scritto libri quali “Evoluzione da Aristotele ad Einstein, 2021, ed “Energia da rollio delle navi” 2022. Un’intensa produzione di libri anche nel 2023: “Nel miraggio di una pace universale – Hannismo”, “Quale italiano parleremo domani?”, “Pompa di calore”, “Raccontino edificante”, “L’alba di un mondo nuovo”, “Via della Seta”, “Per una struttura unificata di analisi nel porto di Venezia”, “Superamento tipologia dei trasporti”.
Premiato con una bella targa l’ingegnere Bogi ha svelato il suo segreto: “Mi sono divertito a lavorare e non mi sono mai annoiato. Ai giovani dico: studiate fisica moderna e quantistica e camminate in questa direzione, è di estrema importanza per scoprire un modo di approcciarsi alla vita. Per lo studio scegliete secondo le vostre inclinazioni, sappiate però che oggi l’ingegneria che ha mille rami è il futuro”.
Premio all’ingegnere Davide Rossato, 25 anni
Lo ascolta con attenzione l’ingegnere Davide Rossato di Spinea. Ha 25 anni, una laurea in Data Management conseguita a Ca’ Foscari nel 2022 e un contratto a tempo indeterminato. Definendosi “l’ingegnere della nuvola/cloud” spiega: “Mi piace molto il mio lavoro che posso fare anche da casa, mi dà tante soddisfazioni. Ai giovani consiglio questa facoltà. Siamo molto richiesti. L’Azienda mi aveva prenotato ancor prima della laurea”. Poi il giovane ingegnere aggiunge: “Per me oggi è un’emozione composta da tante sfaccettature. La mia laurea è ingegneria informatica. Il mio lavoro non ha nemmeno un nome italiano, si chiama cloud engineer, significa che prende le informazioni e le porta sulla nuvola. Per il futuro vedo molte opportunità, anche nell’energetica perché portare tutto in cloud diminuisce i costi e i consumi. Tutto diventa più sostenibile”.


