Emozione e applausi verso la Capitale Europea della Cultura 2025. Alle ore 12,18 del 24 gennaio l’inaugurazione del portale digitale “scuoleserenissima.org” con integrati i social Facebook, Instagram, You Tube e X alla presenza degli studenti delle scuole superiori di Italia e Croazia.
È l’interessante progetto transfrontaliero sulla storia della Serenissima denominato “Scuole di Venezia, Rovigno e Pola creators per il patrimonio culturale della Serenissima” promosso da Engim Veneto in coordinamento con l’Istituto Tecnico Marinelli Fonte di Venezia, la Scuola Media Superiore Italiana di Rovigno, la Scuola Media Superiore Italiana Dante Alighieri di Pola, l’Unione Italiana, la Comunità degli Italiani di Rovigno Pino Budicin e la Comunità degli Italiani di Pola. L’autore è il veneziano Vittorio Baroni di origini dalmate. In numerosi hanno partecipato all’evento online transfrontaliero Italia Croazia, tutti l’hanno apprezzato perché unisce e rafforza legami tra le due sponde “dell’autostrada azzurra”, l’Adriatico.
Interventi
Federica Zonta del Comitato direzionale di Engim ha presentato le tre fasi e le news del progetto.
Davide Bradanini, Console Generale d’Italia a Fiume: “E’ uno splendido progetto di collaborazione transfrontaliera. Le relazioni bilaterali stanno vivendo momenti di grande dinamicità e la Comunità degli Italiani è influente e rispettata. Le scuole sono il nodo centrale, tramandano lingua e cultura”.
Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio Regionale del Veneto: “La cultura non conosce confini e si dimostra ancora una volta in grado di sviluppare la capacità di analisi e di fornire alle nuove generazioni gli strumenti per affrontare con successo e competenza le complessità del presente per guidarli verso il futuro”.
Massimiliano De Martin, assessore del Comune di Venezia: “Il progetto serve a consolidare i rapporti anche attraverso l’uso della tecnologia che è lo strumento non l’obiettivo. Ottimo è l’esempio di Marco Polo, viaggiatore e ambasciatore. Il dialogo è stato il suo elemento fondamentale e le scuole sono impostate sul dialogo e sulla tecnica”.
Alessandro Cuk, vicepresidente Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia Alessandro Cuk: “Abbiamo dato il patrocinio a questo progetto principalmente per due elementi: c’è un percorso che parte da lontano oltre trent’anni fa e continua con questi giovani, c’è un rapporto da oltre quindici anni tra l’associazione e le scuole”.
Elogi dai vicesindaci di Rovigno David Modrusan e di Pola Bruno Cergnul.
Il progetto ha preso avvio lo scorso 21 novembre (prima fase). Sono coinvolti oltre 300 giovani e numerose istituzioni. Attiverà un gemellaggio finalizzato alla produzione di abiti storici del Settecento e alla promozione di tre innovative mostre culturali a Venezia, Rovigno e Pola con pannelli collegati al portale digitale mediante icone QR Code su otto temi chiave: sostenibilità, arte, produzione, commercio, architettura, musica, etnologia e gastronomia. La seconda fase è dedicata allo sviluppo in Quarnero e Dalmazia, ovvero a Fiume, Lussinpiccolo e Zara.
Tra gli elementi storici di rilievo emerge la figura di Marco Polo – quest’anno ricorrono i 700 anni dalla scomparsa e i 770 dalla nascita – che nel 1300 in occasione del pranzo delle sue nozze con Donata Badoer scelse vini istriani.
Tra le novità c’è un concorso partecipativo online (like o love) per la creazione del logo del progetto, 160 gli studenti coinvolti delle scuole Engim di Treviso e di Vicenza, 4 i finalisti, 1 il vincitore. Il progetto, sostenuto dalla Regione Veneto nel concept Europa Adriatica Nordest, sarà portato alla Capitale Europea della Cultura 2025 Nova Gorica Gorizia (terza fase).
