Al Museo del Vetro di Murano una retrospettiva celebra i 170 anni dei Fratelli Toso, una delle vetrerie più iconiche dell’isola.
Dal 12 luglio al 24 novembre 2025, lo Spazio Ex Conterie del Museo del Vetro di Murano ospita la mostra “Fratelli Toso. Storie di fabbriche. Storie di famiglie”, a cura di Chiara Squarcina e Caterina Toso, per celebrare i 170 anni dalla fondazione di una delle più longeve e innovative realtà della tradizione vetraria muranese.

La direttrice scientifica di Fondazione Musei Civici di Venezia e responsabile del Museo del Vetro di Murano spiega: “Celebriamo i Fratelli Toso, un caso emblematico, una manifattura che, nel corso di oltre un secolo e mezzo, ha saputo coniugare innovazione tecnica, progettualità formale e continuità familiare, contribuendo in modo specifico alla storia del vetro contemporaneo con oggetti strepitosi”. La co curatrice della mostra Caterina Toso, appartenente alla sesta generazione è cresciuta in fornace ed ha una laurea in economia. Ora segue l’archivio storico. “Abbiamo 45000 modelli, 8000 sono fuori catalogo pensati per le grandi esposizioni, 5000 sono modelli di lampadari, oltre oggettistica da tavola. Il fil rouge è rappresentato dalla murrina”, spiega la co curatrice.
Fondata nel 1854 da sei fratelli figli di Pietro Toso – Angelo, Carlo, Ferdinando, Giovanni, Gregorio, Liberato – la vetreria ha attraversato epoche e stili, guerre e rivoluzioni artistiche, mantenendo saldo il legame con le sue radici familiari e con l’isola che ne ha custodito il saper fare.
La Fratelli Toso partecipa a esposizioni nazionali e internazionali affermandosi come una delle vetrerie muranesi più apprezzate del tempo. Tra i riconoscimenti vince nel 1864 la medaglia d’oro alla Prima Esposizione Vetraria Muranese allestita presso il Museo del Vetro di Murano.
Dalla produzione in Stile Antico e Stile Moderno, fino alle raffinate murrine novecentesche, la mostra racconta il cammino artistico e imprenditoriale della Fratelli Toso attraverso opere in vetro, documenti d’archivio, bozzetti originali e fotografie storiche, testimonianze preziose custodite dalla famiglia e oggi condivise con il pubblico.
Un posto d’onore è riservato alla murrina, vero e proprio marchio di fabbrica della casa: declinata in infinite varianti stilistiche, ha accompagnato l’evoluzione estetica della vetreria, dai piccoli manufatti degli anni Venti al vetro pulegoso degli anni Trenta, fino alla svolta moderna del secondo dopoguerra.
Tra i protagonisti del rinnovamento artistico troviamo Ermanno Toso, direttore artistico dal secondo dopoguerra fino agli anni Sessanta, artefice di una murrina moderna ma fedele alla tradizione, e Pollio Perelda, pittore e disegnatore, che ha saputo infondere al vetro un’anima astratta e sperimentale. Senza dimenticare Rosanna Toso, unica donna in un ruolo manageriale nella storia dell’azienda, capace di coniugare eleganza, rigore e innovazione nei suoi disegni, fino al minimalismo degli anni Settanta.
La mostra offre anche uno sguardo sul contributo degli architetti Giusto e Renato Toso, protagonisti del rinnovamento della produzione dagli anni Sessanta in poi, soprattutto nel campo dell’arredo e dell’illuminazione, con una predilezione per il vetro cristallo e le forme essenziali, scolpite nella trasparenza.
Un racconto di eccellenza tecnica e stilistica che si dipana di generazione in generazione, mostrando come una fabbrica possa essere anche una famiglia e come l’identità muranese si possa fondere con la ricerca e l’innovazione.
La mostra è inclusa nel biglietto d’ingresso al Museo del Vetro e sarà visitabile fino al 24 novembre 2025.


