Festa Madonna della Salute, inaugurato il ponte votivo sul Canal Grande

Clicca qui e leggi l’Omelia “Quanto è importante, oggi, ricercare il bene!” del Patriarca di Venezia Francesco Moraglia.

Con il taglio del nastro è stato inaugurato e benedetto oggi, alle 12, alla presenza del sindaco Luigi Brugnaro, del patriarca Francesco Moraglia e del prefetto Vittorio Zappalorto il tradizionale ponte votivo galleggiante allestito sul Canal Grande all’altezza tra Santa Maria del Giglio e San Gregorio. Alla cerimonia di apertura erano inoltre presenti le massime autorità civili e militari della città e l’onorevole Martina Semenzato.

In Basilica il patriarca Moraglia si è soffermato sulla dimensione femminile e sulle situazioni drammatiche di crisi: “Il nostro ringraziamento va alla Madonna della Salute che per noi veneziani rappresenta la storia e anche un presente. Abbiamo bisogno di riscoprire la dimensione femminile in tutte le sue dimensioni perché è di lì che nasce il futuro dell’umanità. La nostra città sta sollevando il capo dopo prove ripetute e ravvicinate: le acque grandi, la pandemia, il lockdown protratto. È il momento allora di essere generosi e alzare lo sguardo. Pensiamo là dove invece ci sono ancora situazioni drammatiche di crisi. Il ponte che abbiamo inaugurato e percorso ci richiama la necessità di essere “ponti” nei confronti soprattutto delle popolazioni provate dalla guerra, il diritto internazionale, il diritto dei popoli, ma sopra a questo c’è Dio che deve vegliare sul cuore delle persone perché è lì che nasce, nel piccolo e nel grande, il bene e il male”.

All’esterno della Basilica il sindaco Brugnaro nel riprendere le parole del Patriarca ha detto: “La donna è la vera rivoluzione silenziosa. Le donne valgono per i loro meriti e dobbiamo creare servizi alla famiglia, ai bambini, agli anziani per la loro carriera e vita collettiva. Servizi che liberino la donna dalla sua condizione. Un altro problema importante è la sicurezza delle donne. Dobbiamo difenderla. ”.

La Festa della Salute, una tra le più sentite dai veneziani, ricorda il “voto” e la terribile epidemia di peste del 1630 che decimò 47mila persone, un terzo della popolazione. Disperati, il doge Nicolò Contarini e il patriarca Giovanni Tiepolo, organizzarono una processione di preghiera che raccolse tutti i cittadini superstiti ed ebbe la durata di tre giorni e tre notti e fecero voto solenne alla Madonna che avrebbero costruito un tempio in suo onore se la città fosse sopravvissuta all’epidemia. In poche settimane i contagi diminuirono fino a fermarsi completamente: il governo della Serenissima portò a termine il voto e fece costruire la maestosa Basilica della Madonna della Salute nella zona della Dogana da Mar, ben visibile da San Marco, la cui costruzione fu affidata al giovane Baldassarre Longhena e durò dal 1631 al 1687.

Ogni anno, il 21 novembre, si ricorda quell’evento. La Basilica della Madonna della Salute rimane aperta tutto il giorno dalle ore 5.45 alle ore 22.30 circa e al suo interno vengono celebrate messe dalle 6 alle 20: quella solenne delle 10 sarà presieduta anche quest’anno dal patriarca di Venezia Moraglia e sarà trasmessa in diretta televisiva da Antenna 3 Nordest e sulla pagina Facebook di Gente Veneta.

Il ponte, che resterà aperto senza interruzioni sino alle ore 7 di martedì 22 novembre, è lungo 80,5 metri e largo 3,6 ed è composto da tre moduli e due passerelle di raccordo, con telaio d’acciaio e piano di calpestio in legno marino. È costituito dalla parte centrale del ponte realizzato dal Comune di Venezia per la festività del Redentore, ed è sorretto da otto barche inaffondabili. Il varco centrale per la navigazione è largo 10 metri e ha una altezza in sommità di 4,2 metri.

Venezia1600, don Marco Zane, vicerettore del Seminario Patriarcale di Venezia, racconta storia e aneddoti della Basilica della Salute, capolavoro dell’architettura seicentesca che da secoli ha un posto speciale nel cuore dei veneziani

Corteo acqueo votivo

Domenica 13 si è rinnovato il tradizionale corteo acqueo votivo alla Madonna della Salute. L’iniziativa, giunta alla XIII edizione, è stata promossa dal Gruppo sportivo artigiani Venezia.

Alla manifestazione lungo il Canal Grande hanno partecipato oltre 50 imbarcazioni a remi, tra queste i dragon boat delle Pink Lioness in Venice e del Trifoglio Rosa di Mestre, i kayak della Canottieri Mestre, le imbarcazioni delle remiere Querini e Bucintoro, una rappresentanza di AIL Venezia e della Scuola Grande di San Marco.

La gondola bianca “Penelope” che ha guidato il corteo partito alle 9,45 dallo spazio acqueo davanti la Pescheria di Rialto ha trasportato il cero votivo. Il pellegrinaggio ha attraversato il Canal Grande fino alla Basilica della Salute dove è stato eseguito l’alzaremi d’onore, poi sulla scalinata della chiesa è stato presentato il tradizionale cero votivo. Alto quasi 2 metri e dipinto a mano è stato dedicato alla Madonna per chiedere la protezione per Venezia, per i residenti e anche per i medici e gli operatori della Sanità per il loro impegno profuso nel lungo periodo della pandemia.

Con le autorità dell’Amministrazione comunale erano presenti Giovanni Leoni, presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Venezia, e in rappresentanza dell’Ulss 3 Mario Po’, già direttore del polo museale della Scuola Grande di San Marco. “Nel lungo periodo di pandemia li abbiamo chiamato eroi, ma sono eroi ogni giorno perché prestano la loro attività per assisterci, senza risparmiarsi” ha scritto Roberto Leprotti, presidente del Gruppo sportivo artigiani Venezia, in un messaggio nel quale ha sottolineato che il corteo “è l’espressione della devozione del mondo della voga alla Madonna della Salute, ma che fin dalla prima edizione è voluto essere un momento di inclusione per tutta la cittadinanza, con il coinvolgimento dei ragazzi che rappresentano il futuro sociale di Venezia”.

Don Fabrizio Favaro, rettore del Seminario e della Basilica, ha guidato i presenti in un momento di preghiera collettiva che si è concluso con la benedizione del cero e delle barche. A seguire il momento dedicato alla recita delle preghiere dedicate alla Madonna dai rappresentanti del mondo della voga, poi il cero è stato portato sull’altare maggiore dove rimarrà acceso fino al giorno della ricorrenza.